Titolo: Poesiola Inserito da: Delirious - 04 Marzo 2005, 19:48:00 Pochi preamboli stavolta, si tratta di un mio lavoro datato 10-7-2004 (momento difficile della mia vita), che costituisce l'antefatto alla Criptanagogia: non a casa le situazioni descritte sono pressoché speculari. Cambia la forma metrica, che qui di base è un classicissimo novenario pascoliano con accenti in sede 2-5-8 e rima incrociata. Pochissime licenze sotto quest'aspetto.
Sopravvive il doppio titolo, in quanto ancora oggi sono indeciso su quale lasciargli, anche se sono fortemente indirizzato verso il primo. A voi. In bianco (Un naufrago nella notte) Affonda così il mio relitto, negli occhi e nel cuore trafitto sta a galla aggrappato a un cuscino, travolto da onde di lino. La falla più grande nel petto grondante di rosso sconforto, tra coltri nebbiose sepolto da grigie coperte di letto. Salsedine, gusto rimorso dei sorsi del pianto che cola, dei morsi dati alle lenzuola straziate in un povero torso. Non voglio dormire stanotte - sognarla sarebbe mortale: berrò invece gocce di sale fissando in silenzio lancette. Già è troppo vederla la sera col vezzo consueto giù in piazza ma il dubbio ogni volta mi spiazza: da sola, per quant’altro ancora? Titolo: Poesiola Inserito da: TBPL - 04 Marzo 2005, 22:41:09 Non commento, però ti pongo una piccola domanda:
Citazione [...]si tratta di un mio lavoro datato 10-7-2005[...] [div align=right][snapback]1336[/snapback][/div] Mi presti la tua macchina del tempo?Titolo: Poesiola Inserito da: Sj - 04 Marzo 2005, 22:55:21 Niente male, anzi, molto ben fatta, complimenti°.°
Titolo: Poesiola Inserito da: Delirious - 05 Marzo 2005, 12:45:27 Chiaramente era 10-07-2004 ;P Mi sono accorto di aver postato una versione incompleta (ne ho fatte almeno 3 o 4 °_°): forse questa è la migliore, ma ci sono due errorucci abbastanza lampanti. E' un periodo che faccio casini.
Titolo: Poesiola Inserito da: Tibbo - 05 Marzo 2005, 13:21:37 Carina, ma preferisco le poesie con meno rime :P
Titolo: Poesiola Inserito da: Icio - 05 Marzo 2005, 13:33:11 Citazione Carina, ma preferisco le poesie con meno rime :P per esempio[div align=right][snapback]1417[/snapback][/div] "M'illumino d'immenso"? comunque fatta bene a parte la prima strofa: e in rima baciata (AABB) mentre tutte le altre sono incrociate (ABBA) Titolo: Poesiola Inserito da: Tibbo - 05 Marzo 2005, 13:54:14 Non mi sembra tanto grave un cambio di.. come si chiama?
Titolo: Poesiola Inserito da: Steve - 05 Marzo 2005, 14:03:13 Delirious.. T_T
Titolo: Poesiola Inserito da: AvengerAngel - 05 Marzo 2005, 14:31:24 Bella, ma non posso non pensare a "Criptanagogia". Potresti postarla di nuovo, per piacere? :D
Titolo: Poesiola Inserito da: Delirious - 05 Marzo 2005, 14:39:17 Citazione Carina, ma preferisco le poesie con meno rime :P La rima, insieme all'unità metrica e alla collocazione accenti, è uno dei canoni di perfezione della poesia. Sono aspetti che al contempo concernono e influenzano la forma, la struttura, l'aspetto musicale di una poesia. Un tempo c'era un abuso nella poesia di sottigliezze del genere, ora invece i più non vi fanno neppure caso. Forza dell'abitudine, da fine Ottocento in poi tutti i grandi poeti hanno cominciato a distinguersi con composizioni in versi liberi. E Mattina di Ungaretti non è neppure uno degli esempi più lampanti :kaos0312: [div align=right][snapback]1417[/snapback][/div] Citazione comunque fatta bene a parte la prima strofa: e in rima baciata (AABB) mentre tutte le altre sono incrociate (ABBA) E' una di quelle imperfezioni che menzionavo prima: la poesia che ho postato è frutto di una stesura intermedia, quando ancora ero indeciso sullo schema metrico da usare. L'altra imperfezione, per così dire, "grave" (oltre ad alcune rime rese in assonanza) è il verso undicesimo dei morsi dati alle lenzuola, dove la posizione degli accenti è 2-4-8. Potrei non perdonarmelo mai :kaos0283:[div align=right][snapback]1421[/snapback][/div] Titolo: Poesiola Inserito da: Delirious - 05 Marzo 2005, 14:44:04 Citazione Bella, ma non posso non pensare a "Criptanagogia". Potresti postarla di nuovo, per piacere? :D A che pro? Criptanagogia doveva essere una sfida, ma non l'aveva capita nessuno! Potrei ripostarla, ma sarebbe solo per spiegarla.[div align=right][snapback]1449[/snapback][/div] Titolo: Poesiola Inserito da: Tibbo - 05 Marzo 2005, 15:11:22 Oddio, mi sembri un po' fissato con metrica e compagnia, l'espressività di un'opera non è data dalla perfezione tecnica.
Titolo: Poesiola Inserito da: Delirious - 05 Marzo 2005, 15:20:33 Benissimo, non è data esclusivamente dalla perfezione tecnica, ma anche dalla perfezione tecnica. Se la poesia fosse solo tecnica scadrebbe nel più squallido barocchismo. La vera poesia sa coniugare contenuti e forma e questo: è un testo letterario, dunque ha bisogno di contenuti profondi, ma al contempo nasce come forma d'arte orale, dunque richiede anche un'attenzione alla forma.
Titolo: Poesiola Inserito da: AvengerAngel - 05 Marzo 2005, 15:30:06 Tu spiegacela ;_;
Mi arrendo ufficialmente davanti a tutti, ma voglio rileggerla :kaos0311: Titolo: Poesiola Inserito da: mr. white - 05 Marzo 2005, 15:44:23 Una poesia deve trasmettere qualcosa. Far provare alla gente che la legge quello che l'autore provava in quel momento.
Serve forse una metrica corretta per far provare sentimenti? Titolo: Poesiola Inserito da: Delirious - 05 Marzo 2005, 15:53:59 No, non è necessaria, ma quantomeno è utile: una poesia che non è almeno minimamente ragionata dal punto di vista stilistico non è degna di essere chiamata tale, perchè rinnega la sua essenza stessa di forma d'arte orale. La poesia non è un libro, non è fatta per essere letta, ma andrebbe sempre recitata a voce.
Titolo: Poesiola Inserito da: mr. white - 05 Marzo 2005, 16:01:45 Credo che la tua visione sia un po' sorpassata. Chiunque scriva poesia lo fa per farle leggere. Altrimenti ci sarebbero i cd di poesie, e non i libri.
Titolo: Poesiola Inserito da: Delirious - 05 Marzo 2005, 17:00:47 Se c'è una ragazza che mi piace e voglio dedicarle una poesia, non le do in mano un pezzo di carta e le sto davanti impalato, attendendo con impazienza che finisca di leggere, ma la fisso intensamente negli occhi e le recito tutto il mio amore per lei. Il fascino della poesia, a mio avviso, è proprio quello di fondere altre arti. Quella poi di lasciare le proprie poesie scritte o recitate è una scelta: ovviamente fino all'Ottocento è stato impossibile ai vari Leopardi, Foscolo, Petrarca lasciare incise su cd le loro poesie, ma già nel secolo scorso alcuni grandi come D'Annunzio hanno deciso di registrare le loro poesie registrate con la loro voce.
Titolo: Poesiola Inserito da: Tibbo - 05 Marzo 2005, 18:34:24 Quoto TFT.. e anche alla grande, non voglio essere vincolato da alcuna regola quando scrivo poesie o canzoni, voglio solo esprimere mie emozioni.
Titolo: Poesiola Inserito da: Cho Teko - 05 Marzo 2005, 18:47:19 Io vi quoto tutti. Non sono certo un esperto (e nemmeno un dilettante, diciamo che non ne so nulla), ma credo che la poesia vada assolutamente recitata a voce. Una poesia letta non sarà mai bella quanto lo è quella stessa letta da Benigni, o chi per lui. Ma è anche vero che a noi non viene recitata a voce, quindi la metrica non è poi così importante. Personalmente molte rime, a leggerle, mi sembrano quasi ridicole.
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