DAFT PUNK "Human after all"

..E dopo 4 anni, dopo gli splendidi e celeberrimi album "Discovery" (01) e "Homework" (97), una tra le band più famose in tutto il mondo per i loro successi e i loro capolavori (chi non ha ascoltato almeno una volta "One more time" o "Around the world"?), torna alfine a farsi sentire sulla scena dimostrando il suo ritmo da mondiali di calcio (un album ogni 4 anni).
Di chi sto parlando? Ma dei Daft Punk, ovviamente. Il duo francese si rifà vivo sulla scena elettronica per dimostrare di aver ancora molto da dire e da dare.

Si nota però fin dall'iniziale title track, "Human after all" appunto, una netta ricerca di suoni elettronici, pulsanti e duri, quasi techno. Insomma, non più la dolcezza e la morbidezza che li ha resi celeberrimi. Il ripetitivo loop vocale però si fa trascinante come ai bei vecchi tempi, e il discorso vale in parte anche per la seconda traccia, "The prime time of your life", che però stavolta diventa realmente elettronica pura perdendo quel poco di house che c'era nella precedente traccia. Il disco sale inesorabilmente di bpm per un finale in crescendo strano e dalla grande originalità. Ma passiamo alla descrizione della terza traccia, il singolo, particolarissimo per suoni e arrangiamenti: "Robot rock". Il loop vocale, praticamente fuso con una base ripetitiva ed ossessionante, prende e conquista in poco tempo. La numero 4, "Steam machine", continua questa sequela di suoni duri e di bpm abbastanza basso lasciando però intravedere un'iniziale monotonia di suoni; per esempio, gli iniziali effettini sulla cassa pressochè uguali con le precedenti tracce -Robot Rock a parte-. Il loop vocale sussurrato spezza però la monotonia e anzi avvolge ed ipnotizza l'ascoltatore, e gli effetti sonori variano nuovamente. E così la prima traccia dolce e più tranquilla si ritrova ad essere "Make love", come il titolo può suggerire. Soffici campionamenti inebriano l'ascoltatore; l'assenza di loop vocale permette inoltre una più facile "immersione" nella canzone, decisamente più easy listening delle altre. Parlavamo di dolcezza? Scordatevene assolutamente, i Daft Punk sono maestri qua a cambiare totalmente suoni ed a proporci un tunnel techno/elettrico di pregevole fattura: "The Brainwasher", altro brano ipnotico e duro, peccato però che sia francamente troppo ripetitivo e dunque stufi in fretta. "On off" dura 20"..Fate voi. Intermezzo francamente evitabile. La 8, "Television rules the nation", resta sulla falsariga delle precedenti, con un altro loop vocale e ritmo ripetitivo. "Technologic", penultima traccia del cd, parte con un parlato di bambina stranissimo, senza alcun suono di sottofondo. Si aggiungono poi dei suoni tipicamente house, con una buonissima cassa..Traccia ancora più particolare, quella che personalmente più m'ispira del cd in chiave dance-floor...Ha inoltre quel tocco di french-touch che me la farà adorare entro poco. Il cd si chiude con la seconda traccia lenta, "Emotion" (anche qua il titolo aiuta), una bella base sotto con una dolce cassa soffice sopra, forse la più bella del cd.

In conclusione, ve lo straconsiglio, un viaggio elettronico puro nella ricerca di suoni e di innovazione Musicale. Non garantisco la sua diffusione in Italia..ma sui p2p dovreste trovarlo abbastanza facilmente ^^

DAFT PUNK "Human after all" (EMI/Virgin)
01. Human after all
02. The prime time of your life
03. Robot rock
04. Steam machine
05. Make love
06. The brainwasher
07. On off
08. Television rules the nation
09. Technologic
10. Emotion