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« inserita:: 16 Settembre 2007, 21:29:07 » |
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[div align=center]Forse è veramente l’unica che riesce a capirti, una delle poche che ti rimane vicina quando hai bisogno di sfogarti, la sola di cui fidarsi veramente. La penna. Certe volte sei tu che la chiami, ma più spesso è lei che chiama te. In qualsiasi momento lei è lì, ferma, sperando di essere afferrata, aperta, e consumata sino all’ultima goccia di inchiostro su una candida pagina di quaderno, colmandola di idee, riflessioni, pensieri. Lei non ti giudica per quello che scrivi, pensi o dici; lei non ti giudica affatto. Che tu sia in torto o in ragione, che tu ami o odi, che tu voglia vita o morte, continuerà a scorrere tra le righe, come ha sempre fatto. –In questo punto, sul mio quaderno, è caduta una goccia di sangue.- L’unico suo compito, in quel momento, è strapparti dal corpo ogni singola emozione, scriverla dove è possibile, senza aver paura di ciò che accadrà dopo, senza sentire come un peso la tua sincerità, la tua fiducia, i tuoi sentimenti. Lei non ti farà soffrire, lei non ti spezzerà il cuore, non ti abbandonerà quando si stancherà di te, con lei non vivrai ogni giorno con la paura che un domani ti getterà senza rimorso in una pozza di lacrime e sangue. No, idiota, non perché è un oggetto senza vita, ma perché niente e nessuno ha solo la metà della tua cattiveria e della tua viltà. Tanto meno una penna.[/div]
[div align=right]Luca, in arte Symphonia.[/div]
PS: Un ringraziamento speciale alla mia micromina che è sempre con me e mi fa venire la voglia di scrivere <3.
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