Cosa sei, un filosofeggiante elitarista? Che senso ha paragonare testi filosofici a poesia/prosa ''di finzione''?
Sì, sono esattamente un filosofeggiante elitarista.
In generale preferisco testi filosofici a poesia/prosa di finzione proprio per la facilità e la chiarezza con la quale i primi trasmettono i concetti. Trovo spesso la poesia/prosa di finzione meno interessante proprio perché ci vedo meno idee, o idee meno interessanti, o un maniacale interesse per la forma. Non voglio dire che siano in assoluto delle vaccate da non considerare (e infatti ci sono un sacco di poesie o di romanzi che mi piacciono), solo che li trovo decisamente meno costruttivi :x
E poi, addirittura farti schifo chi preferisce la poesia ''inutile'' (temo tu non stia parlando solo di Palazzeschi) alla prosa di S. e M., è offensivo e quasi xenofobo
Vabbeh, è un'esagerazione :x
E se ci sono? =]
E cmq non è solo un esercizio di stile, cazzo, hai presente la musicalità e la bellezza delle parole? Stai buttando nel cesso TUTTA la poesia per un battibecco o sei davvero convinto di ciò e quindi la butti a prescindere?
Se ci sono ben vengano, ma dovrebbero anche essere espresse in modo chiaro. Cosa che secondo me è abbastanza difficile in poesia.
Lasciatemi divertire, per quanto sia bella, potrebbe essere una gran presa in giro. Stessa cosa per la poesia dei dadaisti o per chi spaccia per arte una tela bianca o una tela stracciata. Mi sembrano spesso più simili ad una presa in giro che ad una denuncia/spiegazione di qualche cosa importante.
Ah ok. E' un'idiosincrasia tua per la poesia. Ma perché prendi il suo libro e lo butti? C'è rancore comico nelle tue parole oggi.
EH E' QUELLO CHE STO DICENDO DA UN PEZZO >_<
Se con "forma" che ti fa schifo intendi quella dei poeti che cercano di inserire il loro discorso in metriche più o meno libere, allora non ti contraddici. Io avevo capito che ti facesse schifo in particolare la forma di Palazzeschi, e quando hai detto che per te contano i contenuti, pensavo ti riferissi ai contenuti della poesia, non dello 'scrivibile' in generale. E quindi la contraddizione stava nel dare peso alla forma di Palazzeschi per poi dire che la forma è irrilevante.
E comunque boh, mi sembra strano che ti faccia schifo la poesia. Forse l'hai trattata superficialmente.
Dunque... mi fa schifo la forma di quella poesia di Palazzeschi perché è più simile ad una ridicola filastrocca per bambini che ad una poesia. Il concetto che traspare è apprezzabile, e mi rendo conto che espresso così fa la sua bella figura, ma ad essere onesto non vedo una grande abilità letteraria dietro a quella roba.
E' irrilevante la forma nel caso in cui venga scritta una poesia dando peso solamente (o principalmente) a questa, a scapito delle idee. In questo caso una buona forma non basta a dar valore ad un testo privo di significato.
Penso che così sia più chiaro >_<
[Edit: l'opera omnia di Palazzeschi, sinceramente, non mi interessa molto. Adesso stiamo parlando di *quella* poesia, che secondo me e Davk è abbastanza ridicola proprio per quelle onomatopee. Se poi ha scritto delle genialate meglio così, ma se Leopardi avesse scritto la Vispa Teresa non per questo quella "cosa" avrebbe avuto un maggior valore: sarebbe rimasta un'inutile filastrocca per bambini >_<
@dibbo: che ci fai in una discussione seria? Vai ad ascoltarti Rapagna, su ]