Tibbo
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« inserita:: 07 Marzo 2005, 15:44:08 » |
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Il Matrimonio, legame religioso diffuso in diverse culture e religioni, è una delle cose in cui, allo stato attuale, non credo. Credo assolutamente nell'amore, penso che l'amore possa essere considerata una delle più belle sensazioni per l'uomo, ma penso anche che non ci sia bisotgno di qualcosa di così solenne, l'amore è qualcosa che va ben oltre alla vera o al vestito bianco indossato una volta nella vita, l'amore va celebrato con la fiducia nell'altro, anche con una semplice carezza o con un semplice bacio, e poi il matrimonio è qualcosa che vincola la coppia e troppo spesso diventa un motivo per non seguire se stessi, è molto difficile trovare l'anima gemella, magari la si trova e ci sfugge, si trova la persona sbagliata e ci si accorge troppo tardi dello sbaglio, inoltre la mia antipatia per tutta l'ipocrisia che avvolge le istituzioni religiose, per tutti quegli stupidi vincoli di fedeltà che finiscono con una disputa legale, tutte quelle promesse, e quando si scopre l'attrazione e l'amore per un'altra persona tutto diventa difficile, in questa società ottusa e quadrata non è tanto il matrimonio in cui non credo, ma le persone stesse, una società dove la chiesa giudica in modo diverso da come avrebbe fatto Dio stesso, io se amassi davvero una persona, con tutto il mio cuore, penserei solo ad amarla, e non a comprare un vestito nuovo per giurare davanti a tutta quella gente che la amerò per sempre, basterebbe a me sapere di amarla\o, senza pensare a cosa ne pensino gli altri, senza che diventi un motivo per considerarci una "coppia" non vorrei proprio essere unito da un'istituzione come la chiesa, l'amore è l'amore. Naturalmente non sto giudicando chi si sposa perchè lo ritiene giusto, i miei genitori stessi sono sposati.. che ne pensate ?
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« Risposta #1 inserita:: 07 Marzo 2005, 16:43:03 » |
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Sono daccordo cn te. Io stesso ho 2 amici (un amico ed un'amica) fidanzati ke nn hanno intenzione di sposarsi e sinceramente anke a me importa poco del matrimonio. Preferisco stare fidanzato, così ke dovessi cambiare idea nn creerei problemi ne a me ne a lei. Xò sono convinto ke ad una certo punto il matrimonio c voglia, o meglio, quando nasce un bambino.
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Tibbo
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« Risposta #2 inserita:: 07 Marzo 2005, 17:41:46 » |
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Certo, quando nascono dei bambini è necessario almeno un legame legale che imponga leggi da rispettare, naturalmente un bambino ha bisogno di cure.. Ma io volevo solo esprimere quanto considero superfluo l'essere o meno sposati. ^^
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« Ultima modifica: 07 Marzo 2005, 17:42:31 da Tbj »
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« Risposta #3 inserita:: 07 Marzo 2005, 18:28:38 » |
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Certo, quando nascono dei bambini è necessario almeno un legame legale che imponga leggi da rispettare, naturalmente un bambino ha bisogno di cure.. Ma io volevo solo esprimere quanto considero superfluo l'essere o meno sposati. ^^ [div align=right][snapback]1700[/snapback][/div]
Ed infatti io ti dò ragione...
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TBPL
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« Risposta #4 inserita:: 07 Marzo 2005, 19:22:42 » |
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Sono d'accordo su tutto il messaggio,e sopratutto su questa parte: [...]in questa società ottusa e quadrata non è tanto il matrimonio in cui non credo, ma le persone stesse[...][div align=right][snapback]1696[/snapback][/div]
Che dire... Gli umani non sanno vivere nel mondo che loro stessi hanno creato. Ma questo è un altro discorso...
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Se pensavate di esservi liberati di noi, vi sbagliavate.
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Kenji
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« Risposta #5 inserita:: 07 Marzo 2005, 19:36:27 » |
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Non credo assolutamente nel matrimonio. Non è un pezzo di carta o una cerimonia che determina il legame tra due persone. Attualmente il matrimonio è solo una cerimonia fatta per dare una festa e per stabilire vincoli economici. Sono sfavorevole al matrimonio anche in presenza di figli.
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« Risposta #6 inserita:: 08 Marzo 2005, 14:47:46 » |
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Sono d'accordo anch'io (perché lo Stato deve ficcare il naso nei cazzi nostri?), solo che il matrimonio diventa per molti versi necessari. Per esempio, una coppia sterile che convive non può adottare un bambino, perché non è sposata. Riguardo a questo le leggi sono troppo antiquate, sarebbe ben ora di cambiarle...
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questa casa di legno che osservi bruciare apre altre strade.
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Kenji
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« Risposta #7 inserita:: 08 Marzo 2005, 19:08:12 » |
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Sono d'accordo anch'io (perché lo Stato deve ficcare il naso nei cazzi nostri?), solo che il matrimonio diventa per molti versi necessari. Per esempio, una coppia sterile che convive non può adottare un bambino, perché non è sposata. Riguardo a questo le leggi sono troppo antiquate, sarebbe ben ora di cambiarle... [div align=right][snapback]1804[/snapback][/div]
Infatti sarebbe giusto che le coppie di fatto avessero gli stessi diritti di quelle che hanno legalizzato la loro unione tramite il matrimonio.
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Steve
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« Risposta #8 inserita:: 10 Marzo 2005, 18:32:59 » |
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Ma il diritto italiano fa acqua da tutte le parti, e non sarà grazie a questo presidente del consiglio che cambierà qualcosa. Se non in peggio.
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Diddy
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« Risposta #9 inserita:: 16 Marzo 2005, 18:38:51 » |
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Io sono per la poesia del matrimonio, abito bianco, lei bellissima, gli invitati che devi cagare nonostante lei sia il tuo unico pensiero, il fatidico si, il bacio... sono tutte cose troppo belle (ah la prima notte^^). Sono un romanticone ^^,inguaribile. Essendo però un gran passo, dovrei esserne sicuro, completamente sicuro, nn vorrei ritrovarmi a passare la vita con una persona che nn conosco a fondo...
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Kiera
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« Risposta #10 inserita:: 20 Aprile 2005, 16:41:20 » |
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Io sono per la poesia del matrimonio, abito bianco, lei bellissima, gli invitati che devi cagare nonostante lei sia il tuo unico pensiero, il fatidico si, il bacio... sono tutte cose troppo belle (ah la prima notte^^). Sono un romanticone ^^,inguaribile. Essendo però un gran passo, dovrei esserne sicuro, completamente sicuro, nn vorrei ritrovarmi a passare la vita con una persona che nn conosco a fondo... Giusto!hai ragione almeno qlkn kapisce!
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Northwood
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« Risposta #11 inserita:: 26 Aprile 2005, 06:57:46 » |
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Infatti sarebbe giusto che le coppie di fatto avessero gli stessi diritti di quelle che hanno legalizzato la loro unione tramite il matrimonio. [div align=right][snapback]1868[/snapback][/div]
Ma vedi, Kenji, se consideriamo il matrimonio come un vincolo legale (e non come un sacramento), e presupponiamo il fatto che bisogna certificare e burocratizzare l'unione di fatto, allora si tratterebbe della stessa cosa. Ma il diritto italiano fa acqua da tutte le parti, e non sarà grazie a questo presidente del consiglio che cambierà qualcosa. Se non in peggio.
Non riempiamo, per favore, il topic di simili luoghi comuni. Sono forse manifestazioni del tuo 5 in diritto ed economia ?
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« Ultima modifica: 26 Aprile 2005, 07:06:06 da Northwood »
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Joseph K.
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« Risposta #12 inserita:: 26 Aprile 2005, 10:43:13 » |
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Per quanto mi sforzi di adattarmi al pensiero corrente probabilmente rimango un conservatore nell'animo, in particolare in questo argomento, dove le spinte progressive tirano tutto il carro. Siamo tutti sognatori, tutti atei divincolati dalle catene della società umana (bella contraddizione!), vogliamo abolire il matrimonio per sentirci liberi di provare il vero amore.. Quando poi arrivano alle motivazioni si cade nel paradosso: come si può professare il "vero amore" per una persona e non accettando il matrimonio dichiarare implicitamente che un giorno potresti benissimo cambiare il sentimento come si cambia un vestito? Mi sembra un ragionamento per chi vuole la botte piena e la (scusate la prossima ardita parola) moglie ubriaca. E' naturale che le persone cambino nel tempo, ma la conservazione del rapporto sta nella nostra capacità di adattarsi e comprendere il cambiamento - il che, attenzione, non significa "sopportarsi": si può benissimo scoprire dopo 10 anni di non aver scelto la persona giusta. Credo non si possa conoscere una persona il necessario per sposarla senza averla frequentata per un periodo di tempo molto lungo (diciamo almeno 5-10 anni), nel quale puoi renderti conto se anche nello sviluppo rimane la persona che ami, e dunque giustificare un legame eterno.
Ora, accettare di vincolarsi per la vita ad un altro essere umano presuppone una maturità mentale completa da fare una scelta che durerà fino alla morte. Non si può umanamente pensare al matrimonio fino a quando il proprio spirito rimane in formazione. Il rischio maggiore è quello di sopravvalutare le situazioni e considerare il legame con una persona molto più forte di quanto possa essere. Guardacaso a condannare il matrimonio come un vincolo terreno sono sempre i più giovani (circa entro i 25 anni), un'età entro la quale oggi è difficile trovare la possibilità di sposarsi.
Spogliato della liturgia cristiana, che tende a voler preservare la coppia in qualsiasi situazione, considero il matrimonio solamente come un obbligo forzato a valutare bene le scelte della nostra vita. Se si rendessero legali e semplici i vincoli di convivenza si verrebbe probabilmente a creare un'anarchia del sentimento e della morale, in cui le coppie si possono frantumare ad ogni litigio e il rischio di non trovare più nessuno con cui vivere è probabile. Si rifugge la solitudine per necessità umana, uno tra i più arcaici bisogni e dunque puri, e allo stesso tempo si ricerca l'amore, un artificio dell'evoluzione; il matrimonio, quale altro processo fittizio, va a mediare tra questi due poli antitetici ponendo l'accento sui vincoli sociali ed economici. Qual è in fondo la differenza tra matrimonio e convivenza, se non un certo ammontare di denaro e beghe burocratiche?
Beh, alla fine faremo questo stesso discorso tra 10 anni e ci lamenteremo tutti delle tagliatelle scotte della nostra consorte..
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Kenji
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« Risposta #13 inserita:: 28 Aprile 2005, 20:19:08 » |
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Siamo tutti sognatori, tutti atei divincolati dalle catene della società umana (bella contraddizione!), vogliamo abolire il matrimonio per sentirci liberi di provare il vero amore. Innanzitutto non parlare al plurare, che è una odiosa presunzione . Inoltre non sono nè ateo nè divincolato dalle catene(Gian Giacomo, ;_;)...quindi hai già sbagliato categoria, riguardo a me. Non voglio abolire il matrimonio, ma lo ritengo vuoto di senso sia perchè non sono cattolico, sia perchè non lo ritengo una misura dell'amore. Quando poi arrivano alle motivazioni si cade nel paradosso: come si può professare il "vero amore" per una persona e non accettando il matrimonio dichiarare implicitamente che un giorno potresti benissimo cambiare il sentimento come si cambia un vestito? Altra deduzione opinabile. Se uno non crede nel matrimonio, secondo te, prima o poi cambierà partner? Ma che logica del cacchio è? Io non credo nel matrimonio punto e basta. Chi sei tu per dirmi che questa mia affermazione è un implicito messaggio della volontà di cambiare un rapporto'? Cosa vogliamo fare? tornare ai giuramenti fatti col sangue? Guardacaso a condannare il matrimonio come un vincolo terreno sono sempre i più giovani (circa entro i 25 anni), un'età entro la quale oggi è difficile trovare la possibilità di sposarsi. Non vedo dove stia il problema. Forse nel fatto che i vecchi sono più legati alla tradizione e i giovani no? Comunque la svalorizzazione del matrimonio è un risultato dell'epoca della ragione...e non è una banalizzazione giovanile, tant'è che prima il matrimonio era qualcosa di ovvio come il lavoro( i contadini lavoravano tutta la vita per poi fare la dote ai figli ecc), mente oggi è una possibilità. Beh, alla fine faremo questo stesso discorso tra 10 anni e ci lamenteremo tutti delle tagliatelle scotte della nostra consorte.. Rieccoci al Pluralis Majestatis, per concludere con circolarità. Sono pronto a giocarmi la casa che tra 10 anni non sarò sposato.
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Joseph K.
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« Risposta #14 inserita:: 28 Aprile 2005, 21:42:58 » |
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Siamo tutti sognatori, tutti atei divincolati dalle catene della società umana (bella contraddizione!), vogliamo abolire il matrimonio per sentirci liberi di provare il vero amore. Innanzitutto non parlare al plurare, che è una odiosa presunzione . Inoltre non sono nè ateo nè divincolato dalle catene(Gian Giacomo, ;_;)...quindi hai già sbagliato categoria, riguardo a me. Era una semplice forzatura ironica. Io di certo non ritengo appartenermi nessuna di quelle dichiarazioni (forse sono un sognatore.. "ma non sono l'unico" cit.). Non voglio abolire il matrimonio, ma lo ritengo vuoto di senso sia perchè non sono cattolico, sia perchè non lo ritengo una misura dell'amore. Infatti non lo è, come ho ribadito nel post sopra.. (ma il matrimonio in comune? Anche per quello non sei cattolico?) Altra deduzione opinabile. Se uno non crede nel matrimonio, secondo te, prima o poi cambierà partner? Ma che logica del cacchio è? Io non credo nel matrimonio punto e basta. Scusami se ho osato sviluppare un po' la faccenda dal lato psicologico. Io ho dato la mia spiegazione: per la maggiore non si crede al matrimonio perché sembra un vincolo troppo forte a cui siamo tentati di sfuggire per cercare vie più facili, come la convivenza. Poi certo, sono sicuro esistano persone con abbastanza coscienza da poter davvero non necessitare il matrimonio, ma temo sia una minoranza nella società attuale. Chi sei tu per dirmi che questa mia affermazione è un implicito messaggio della volontà di cambiare un rapporto'? Uno che esprime le proprie opinioni. Cosa vogliamo fare? tornare ai giuramenti fatti col sangue?
Non vedo dove stia il problema. Forse nel fatto che i vecchi sono più legati alla tradizione e i giovani no? Io non la capisco tutto questo rancore per i vecchi. O meglio, lo capisco, ma non mi ci ritrovo più da tempo. Io non sono affatto vecchio, eppure ho espresso valori che tu hai associato a quella categoria: mi sono reincarnato da un fossile o magari ho solo fatto dei ragionamenti fondati sulle mie osservazioni sulla società? Comunque la svalorizzazione del matrimonio è un risultato dell'epoca della ragione...e non è una banalizzazione giovanile, tant'è che prima il matrimonio era qualcosa di ovvio come il lavoro( i contadini lavoravano tutta la vita per poi fare la dote ai figli ecc), mente oggi è una possibilità. Oh non dirmelo, l'epoca della ragione è iniziata negli ultimi 50 anni? Prima eravamo ancora nell'età della pietra? Molto semplicemente un tempo non vivevamo nel benessere più sfrenato e non ci si poteva permettere di essere idealisti; oggi si crede di avere tutto a disposizione, tutto è dovuto e facile da ottenere, quindi perché non devono esserlo anche i vincoli legali millenari? Perché in fondo la "svalorizzazione", oltre a non esistere come parola, va accettata con il solito relativismo morale.. (<-- ATTENZIONE: ragionamento NON mio, imitazione sarcastica di quello comune.) Sono pronto a giocarmi la casa che tra 10 anni non sarò sposato.
Stampalo questo post. Non vorrei che cadessi in tentazione e te ne dimenticassi. (Ma qui le iperboli non si usano? E' vietato usare qualche strumento della retorica? Ricordatemi di non inserire più ironia, per l'amor di dio..)
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Kenji
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« Risposta #15 inserita:: 29 Aprile 2005, 18:13:56 » |
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(ma il matrimonio in comune? Anche per quello non sei cattolico?) Quello è solamente un atto giuridico, del quale faccio volentieri a meno. Scusami se ho osato sviluppare un po' la faccenda dal lato psicologico. Io ho dato la mia spiegazione: per la maggiore non si crede al matrimonio perché sembra un vincolo troppo forte a cui siamo tentati di sfuggire per cercare vie più facili, come la convivenza. Poi certo, sono sicuro esistano persone con abbastanza coscienza da poter davvero non necessitare il matrimonio, ma temo sia una minoranza nella società attuale. Sai qual'è la cosa che non mi è piaciuta, a prescindere dalle opinioni? che tu hai posto le tue argomentazioni con modo di fare "paternalistico". Ho sentito nel tuo discorso (ci sta che sia un'impressione, ma ti invito a rileggerti) non un'espressione di un'opinione soggettiva, ma un tono tipico di chi crede di avere più esperienza e, per questo, più attendibilità. Io non la capisco tutto questo rancore per i vecchi. O meglio, lo capisco, ma non mi ci ritrovo più da tempo. Io non sono affatto vecchio, eppure ho espresso valori che tu hai associato a quella categoria: mi sono reincarnato da un fossile o magari ho solo fatto dei ragionamenti fondati sulle mie osservazioni sulla società? Non ho associato la tua opinione ai vecchi (verso i quali non ho rancore °_°). Sei tu che hai affibbiato il concetto della diffidenza verso il matrimonio ai giovani(cosa peraltro, che non è del tutto vera) Oh non dirmelo, l'epoca della ragione è iniziata negli ultimi 50 anni? Prima eravamo ancora nell'età della pietra? Molto semplicemente un tempo non vivevamo nel benessere più sfrenato e non ci si poteva permettere di essere idealisti; oggi si crede di avere tutto a disposizione, tutto è dovuto e facile da ottenere, quindi perché non devono esserlo anche i vincoli legali millenari? Perché in fondo la "svalorizzazione", oltre a non esistere come parola, va accettata con il solito relativismo morale.. (<-- ATTENZIONE: ragionamento NON mio, imitazione sarcastica di quello comune.) L'epoca della ragione che intendo io è iniziata 3 secoli fa. Stampalo questo post. Non vorrei che cadessi in tentazione e te ne dimenticassi. (Ma qui le iperboli non si usano? E' vietato usare qualche strumento della retorica? Ricordatemi di non inserire più ironia, per l'amor di dio..)
Non "cado in tentazione", tranquillo( che bella tentazione, poi....) Comunque, non c'è bisogno di fare la vittima, puoi usare tutta la retorica(sia in senso positivo che negativo) che vuoi. Se ti ho offeso o aggredito da farti pensare che tali tecniche sono tabù me ne scuso, ma non volevo.
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Steve
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« Risposta #16 inserita:: 01 Maggio 2005, 23:58:49 » |
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Joseph K., il tuo discorso è semplicemente non condivisibile. Perchè basato su stupidi luoghi comuni, su stereotipi e su un'uso spropositato di retorica piuttosto offensiva.
Un esempio che distrugge il tuo ragionamento? Le coppie gay.
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Joseph K.
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« Risposta #17 inserita:: 02 Maggio 2005, 14:31:54 » |
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Joseph K., il tuo discorso è semplicemente non condivisibile. Perchè basato su stupidi luoghi comuni, su stereotipi e su un'uso spropositato di retorica piuttosto offensiva.
Un esempio che distrugge il tuo ragionamento? Le coppie gay. [div align=right][snapback]9143[/snapback][/div]
Sei temibile, ma la prima regola per rispondere ad un discorso è capirlo.. Magari qualche ripetizione a pagamento te la potrei dare. Ora gioca con il Playmobil, ok, bel flamerino?
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« Ultima modifica: 02 Maggio 2005, 14:32:52 da Joseph K. »
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Kenji
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« Risposta #18 inserita:: 02 Maggio 2005, 19:26:26 » |
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Joseph K., il tuo discorso è semplicemente non condivisibile. Perchè basato su stupidi luoghi comuni, su stereotipi e su un'uso spropositato di retorica piuttosto offensiva.
Un esempio che distrugge il tuo ragionamento? Le coppie gay. [div align=right][snapback]9143[/snapback][/div]
Sei temibile, ma la prima regola per rispondere ad un discorso è capirlo.. Magari qualche ripetizione a pagamento te la potrei dare. Ora gioca con il Playmobil, ok, bel flamerino? [div align=right][snapback]9155[/snapback][/div] Altro che ripetizioni a pagamento...ma lasciamo stare. p.s. ricorda "Il roipnol fa un casino....se mescolato all'alcool"
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« Ultima modifica: 02 Maggio 2005, 19:28:08 da Kenji »
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Steve
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« Risposta #19 inserita:: 03 Maggio 2005, 23:01:18 » |
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Ci vuole un bel coraggio a dare del flamer e dopo consigliarmi di giocare con la playmobil.
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mr. white
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« Risposta #20 inserita:: 04 Maggio 2005, 21:35:00 » |
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Stiamo andando off-topic. Se il topic continua a manterene questa sottile linea di tensione chiudo, neh.
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