Delirious
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« Risposta #102 inserita:: 21 Aprile 2005, 17:21:01 » |
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Chiede agli omosessuali di moderare i loro istinti, di darsi a una vita casta, quindi vieta loro il matrimonio; è contrario a ogni forma di metodo anticoncezionale, primo fra tutti l'aborto; è a favore della celebrazione della messa in latino; vuole che il sacerdote celebri la messa girato verso il crocifisso, dando le spalle ai fedeli; si è dichiarato contrariato dal clamore e dall'eccessiva spettacolarità del Giubileo del 2000.
Nel bene e nel male Ratzinger ci tiene a difendere l'ideologia tradizionalista della Chiesa, anche col rischio di sembrare anacronistico. Non biasimavo Wojtyila, non biasimo neanche lui. Mi rendo conto che come personaggio può piacere come non può piacere: personalmente mi sta simpatico, ha carisma, mi piace come scrive, e poi ho ancora nelle orecchie l'omelia funebre in onore di Giovanni Paolo II, che era un'opera d'arte. Al di là dei pareri soggettivi, bisogna comunque ammettere che Ratzinger è la persona giusta per raccogliere le redini di Wojtyla: pochissimi altri (tra i 114 vedo solo Ruini o Tettamanzi) sarebbero stati capaci di raccogliere il peso del vuoto lasciato da un grande come Giovanni Paolo II, è stato così scelto il suo più stretto collaboratore, un vescovo esperto in grado di sostenere un'eredità importante, un uomo non troppo giovane destinato a un pontificato di transizione.
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