E' terribile
il rumore dell'uovo sodo che si rompe su un banco di zinco
è terribile quel rumore
quando si agita nella memoria dell'uomo che ha fame
è terribile anche la faccia di quell'uomo
la faccia dell'uomo che ha fame
quando si guarda alle sei del mattino
nella vetrina del grande magazzino
una faccia color della polvere
non è però la sua faccia che lui guarda
nella vetrina di Potin
se ne frega della sua faccia l'uomo
non ci pensa
fantastica
immagina un'altra testa
una testa di vitello per esempio
con una salsina d'aceto
o una testa qualunque da mangiare
e piano piano muove la mascella
piano piano
e digrigna i denti piano piano
perchè la gente gli ride in faccia
e non può far nulla contro questa gente
e conta sulle dita uno due tre
uno due tre
sono tre giorni che non mangia
e ha un bel dirsi da tre giorni
Non può continuare così
e invece sì
tre giorni
tre notti
senza mangiare
e dietro quella vetrina
quei patés quelle bottiglie quelle conserve
pesci morti protetti dalle scatole
scatole protette dalle vetrine
vetrine protette dai poliziotti
poliziotti protetti dalla paura
quante barricate per sei stupide sardine...
Un pò più in là un bar
caffè macchiato e cornetti caldi
barcolla
e dentro la sua testa
una nebbia di parole
una nebbia di parole
sardine da mangiare
un uovo sodo caffè macchiato
caffè corretto rum
caffè macchiato
caffè macchiato
caffè macchiato sangue!
Un uomo molto stimato nel quartiere
è stato sgozzato in pieno giorno
l'assassino il vagabondo gli ha rubato
due franchi
ossia un caffè corretto
zero franchi settanta
due tartine al burro
e venticinque centesimi per la mancia al cameriere
E' terribile
il rumore dell'uovo sodo rotto su un banco di zinco
è terribile quel rumore
quando si agita nella memoria dell'uomo che ha fame
Questa poesia, come anche un'altra che mi pare si chiami "l'organo di barberia", mi ha fatto venire i brividi dietro la schiena. L'ho trovata davvero bella, nel mio essere profano :°